Ben trovati fanatici del campo gravitazionale e dei pantaloni bracaloni a coste detti anche Insiders, ancora una volta Inside the Game è orgogliosa di presentarvi un nuovo appuntamento di Indipendent Monday, la ben nota rubrica settimanale capace di proporre il meglio della produzione indie. Questa settimana esploriamo un puzzle platformer di Black Pants Game Studio, Tiny and Big: Grampa’s Leftovers. Il titolo è ormai noto da anni e pluripremiato da qualsiasi rivista di settore o filantropico rappresentante del mondo videoludico capace di donare una coccarda da vincitore. Perché scegliere un titolo già conosciuto? Beh, sia mai che qualcuno se lo sia perso, considerando soprattutto che gli sviluppatori stanno sdoganando altri bei titoli da provare e recensire.
Due nemici giurati ed un prezioso paio di mutande
Il plot dietro Tiny and Big è la cosa che più mi abbia emozionato nella recente storia videoludica, toccando delle corde che non avrei mai pensato di arrivare a sfiorare. Tiny, felice e soddisfatto possessore di un raggio laser in grado di affettare la qualunque, vive in una landa desertica in pace e serenità, quando Big, arcinemico giurato, gli ruba il suo più grande tesoro: un bel paio di mutande bianche lasciategli in eredità dal nonno! Tiny non ha scelta, dovrà imbracciare il suo laser e tagliare qualsiasi cosa gli si pari davanti per superare ogni ostacolo e recuperare le preziose mutande bianche che, indossate in capo dal malvagio Big, sembrano donargli ancora più potere oscuro.
La trama mi ha commosso e non è uno scherzo! Da veramente troppo tempo non m’imbattevo in un prodotto così, in un progetto semplice – poiché di un puzzle platformer si parla – voglioso di caratterizzarsi in tutto e per tutto, in prima istanza partendo dagli eventi narrati.
Fisica, pistole laser e … poteri oscuri dati da un paio di mutande!
Come avrete ben intuito, il plot è un fantastico espediente per dare un senso ed una trama ad un genere che, generalmente, non si perde in questi fronzoli e che in quest’epoca videoludica pensa al risparmio mirando al casual gamer ed a sviluppi tablet. Non c’è più spazio per grossi progetti alla Super Mario 64 o alla Banjo Kazooie.
Il gameplay consiste insomma nel giocare con la fisica e nell’utilizzare quest’arma laser per modificare lo scenario al fine di completare il livello. Terminare il quadro è quindi una questione di puzzle che non si ferma solo al taglia e cuci, ma anche a fasi platformer tipiche del genere: salta sulla pedana, calcola lo spazio di atterraggio, cacchio sono caduto, ho saltato troppo presto, imprecazioni varie ecc ecc
La nostra arma è anche in grado di sparare un rampino, utile a trascinare e quindi riposizionare i blocchi che taglieremo per farci stradam, e un razzo propulsore, necessario a spostare di gran carriera gli ostacoli. Tutto questo è gestito da un motore fisico ben implementato - ricordate che di indie si tratta e la fisica di un gioco non è facile - preciso e aperto a soluzioni che vivono di logica o pura fantasia del giocatore.
Inoltre, il gioco c’introduce a queste meccaniche grazie ad un tutorial che ha del geniale. Il menù principale si presenta quasi come un intro durante il quale, il protagonista, parlando con la sua radio senziente, si distrarrà con una console portatile old gen che, guarda caso, diventerà il tutorial.
Le citazioni poco sopra, sono quindi un richiamo a quel genere ormai sempre meno in voga che, in Tiny and Big, viene utilizzato come condimento base da unire ad una struttura puzzle ben implementata, dando vita ad un giocato divertente, fresco e impegnativo. Finalmente un titolo capace di andare oltre il calssico schema alla Angry Birds!!!
Le fasi platform sono ben sviluppate, anche se il protagonista si muove con una legnosità. La fisica legata ai tagli eseguibili con la pistola è lodevole, ma lascia poca libertà d’esecuzione al giocatore. Nonostante il vasto mondo ci sono alcune limitazioni e non sempre i nostri comandi sono ben pilotabili. Forse una questione di pratica e pazienza o di pad e maestria. Un difetto opinabile insomma.
Borderlands, ma senza pantaloni
Tiny and Big ha dalla sua un comparto tecnico di ottimo livello che nulla ha da invidiare a titoli ben più blasonati. La grafica cel shadign e volutamente associabile a quella di un cartoon, ci riporta in una landa desertica colma di templi abbandonati, cacti, rocce giganti e road runner … o forse quello era qualcos’altro?! L’atmosfera che si respira è leggera e appunto riconducibile alla demenzialità, rimaneggiata secondo canoni moderni, del coyote più sfigato della televisione.
Ogni mappa è portata sul monitor con intelligente utilizzo del potenziale tecnico, facendo della tanto amata grafica un parametro non accessorio, ma importante e bello da vedere, seppur non aggiornata ai più recenti standard tecnici. Per una volta nessuno può nascondersi dietro il palo dell’indie dalla grafica retrò, dandoci dei nostalgici.
I protagonisti sono caratterizzati nello spirito comico che pervade il titolo, spingendo il pedale soprattutto nella rappresentazione del cattivo che, con le sue mutande bianche in testa, si perderà in eccessi di idiota malvagità veramente imbarazzanti.
Il comparto audio è una chicca! Questo titolo è accompagnato da una soundtrack indie d’eccellenza, abbandonando i classici temi ridondanti e facendo dei vari pezzi un elemento di gameplay, considerando che nella mappa sono sparse delle audiocassette in veste di trofei collezionabili, le quali andranno a inserirsi nella memoria della nostra spalla radiofonica senziente dalla lingua lunga, divenendo in tempo reale la nostra soundrack. Insomma, come avviene per la radio in GTA, potremo cambiare pezzo e decidere il nostro sottofondo. Black Pants ha realizzato una richiesta che i gamer chiedono da anni: un collezionabile utile all’interno del gioco! Se questo non è genio, io sono Batman!
Tutto il mondo di gioco è colmo di ambienti da osservare e giocare, situazioni e citazioni da ridere e tagliare, ogni pixel è un pezzo di roccia vulcanica che va a comporre un enorme vulcano d’idee e divertimento.
Tiny and Big: Grampa’s Leftovers
Tiny and Big è un puzzle platformer che meriterebbe una diffusione ben più mainstream e dovrebbe avere una vetrina su Xbox Live e PS Plus oltre a quella guadagnata su Steam e GOG. Fantasioso e incentrato su una logica di gameplay puro ibridato con fasi platformer, il titolo si lascia giocare piacevolmente, anche se quest’ultima porzione di gameplay avrebbe bisogno di qualche rifinitura.
Il titolo è disponibile in due versioni: quella base da 9,99€ e quella speciale Soundtrack Edition da 13,99€. Sta a voi, poiché il gioco lo consiglio a chiunque, in luce del fatto che ogni centesimo è ben speso.
Da segnalare qualche bug e problema di compatibilità, soprattutto se utilizzate portatili infami, problema che non dovrebbe sussistere per ogni gamer che si rispetti. Il titolo è pure in italiano, quindi non fate i pigri e compratevi questo bell’indie!
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